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ORDINANZA ANTI CALDO

E' in vigore dal 2 luglio al 31 agosto 2025 l'ordinanza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che regola le condizioni di lavoro in situazioni di esposizione diretta e prolungata al sole. 

In particolare, “ove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio” l’ordinanza stabilisce il divieto di lavoro in condizioni di esposizione diretta e prolungata al sole tra le 12.30 e le 16 ai lavoratori del settore agricolo, florovivaistico e dei cantieri edili ed affini per attività classificabili come “attività fisica intensa” sul sito web https://www.worklimate.it/scelta-mappa/#caldo o altre attività equiparabili, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito web https://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisicaalta/ riferita a “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12 segnali un livello di rischio “ALTO”.

Per favorire lo svolgersi delle attività lavorative in orari a rischio ridotto, la Regione raccomanda ai Comuni di valutare la possibilità di derogare, temporaneamente e previa valutazione della situazione contingente, ai regolamenti locali in materia di contenimento delle emissioni acustiche, al fine di consentire lo svolgimento delle attività lavorative in fasce orarie più fresche.

«Siamo all’inizio della stagione estiva, ma abbiamo già avuto giornate con temperature molto elevate: per questo la Regione Piemonte ha voluto approvare - sottolinea il presidente Cirio - un’ordinanza che garantisce la sicurezza dei lavoratori esposti al sole nelle ore più calde della giornata. Ricalca nella sostanza quella dello scorso anno, che era stata frutto del confronto con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali con l’obiettivo comune di tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro».

«Le limitazioni previste - precisa l’assessore alla Sanità Federico Riboldi - devono essere applicate in particolari condizioni, cioè quelle in cui è a repentaglio l’incolumità e la salute dei lavoratori, la cui salvaguardia è la nostra priorità».

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GIUGNO 2025:
nuove prestazioni per lavoratori e aziende

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Il settore dell’agricoltura è uno dei comparti ad alto rischio di infortuni per il quale la Regione Piemonte sviluppa azioni specifiche di prevenzione, nell’ambito del Piano regionale di prevenzione.

Il piano per la sicurezza e salute in agricoltura e selvicoltura rilancia l’attenzione sulle problematiche relative alla sicurezza e salute dei lavoratori, con particolare attenzione ai rischi connessi all’utilizzo delle macchine agricole, alla sicurezza negli allevamenti e nell’impiego di prodotti fitosanitari, in linea con gli obiettivi definiti dal Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura.

Le attività vengono pianificate nell’ambito del Piano regionale di prevenzione 2020-2025 (DGR n. 16-4469 del 29/12/2021, PP7 ”Prevenzione in edilizia e agricoltura”) e nei Piani locali delle ASL con l’obiettivo di: 

promuovere un impegno coordinato degli attori preposti sul territorio per ridurre il rischio di infortuni e malattie professionali e per contrastare il lavoro irregolare e sommerso;
potenziare le attività di informazione e assistenza rivolte al comparto agricolo;
orientare i controlli verso i problemi di salute e di sicurezza prioritari, garantendone la costanza nel tempo, una razionale distribuzione sul territorio e l’uniformità dei criteri applicati dai diversi organi di vigilanza.
Le attività sono svolte dai Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPreSAL), in collaborazione con altre strutture del Dipartimento di Prevenzione e con altri enti (quali INPS, Direzioni territoriali del lavoro, INAIL, Vigili del fuoco, ecc.) e sono periodicamente rendicontate nel documento “Sicurezza nelle aziende agricole. Report dei controlli”.

Ragazza che studia
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